Terza del paese per numero abitanti, con quasi 2,7 milioni, dopo Tokyo e Yokohama, Osaka è solitamente la più “sacrificata” nei classici tour del Giappone. Quando abbiamo steso l’itinerario ci siamo chiesti il perché, ma in ogni caso a noi la “carne al fuoco” sembrava parecchia, quindi abbiamo deciso di dedicare due giornate piene a questa città, davvero sorprendente. 

Abbiamo raggiunto Osaka direttamente da Nara, con lo Shinkansen diretto alla stazione di Tennoji (per tutte le info sugli abbonamenti dei treni e Shinkansen guardate il sito dedicato). Come zona in cui alloggiare ci è sembrata adatta quella di Shinsekai, nei pressi della stazione dei treni, piuttosto comoda sia per visitare a piedi alcuni punti di interesse, sia per la presenza di fermate della metro ben collegate. Per capirci, è il quartiere della famosissima torre Tsutenkaku. Nei paraggi trovate anche lo zoo cittadino e l’Osaka City Museum: in questa sorta di grande parco cittadino abbiamo incontrato anche una scuola di calcio molto particolare…scorrete le immagini per capire il perché!

 

Tenete presente che la stazione alternativa di arrivo a Osaka, proprio a nord della citta’, è Shin-Osaka, nonché quella principale e più’ grande, sempre compresa nel JR pass.

Se consultate una qualsiasi guida turistica, una delle attrazioni che non può mancare all’appello è il castello di Osaka ed è stata proprio questa la nostra prima tappa. Anche se la versione attuale è una ricostruzione del 1931, quindi molto recente, questo edificio traviato da conflitti e incendi, resta il simbolo della città e dell’unificazione del Giappone. L’ingresso è a pagamento (600 yen per adulto) ed è aperto dalle 9 alle 17. Munitevi di acqua e cappellini se lo visitate in estate perché le lunghe camminate nel parco adiacente sono spesso sotto il sole cocente, senza possibilità di riparo. Non dimenticate, prima di uscire, di fermarvi al Japanese Garden proprio ai piedi del castello, dove cimentarvi in fotografie come questa!

Poco lontano si trova il tempio di Shitennoji: è uno dei più antichi templi buddisti di tutto il Giappone e se ne avete il tempo vale assolutamente la pena di visitarlo. Anche in questo caso, come in altri templi analoghi, è possibile assistere alle cerimonie durante tutto il corso della giornata.

Il quartiere di Shinsaibaishi e’ invece il quartiere dello shopping, dove gli appassionati possono veramente sbizzarrirsi: l’influenza americana, che in questa zona è davvero evidente, ha creato proprio qui un micro cosmo fatto di negozietti vintage, botteghe di abbigliamento vistoso e negozi di sneakers molto particolari. Anche se di shopping non ve ne frega niente, fate una piacevole passeggiata tra questi vicoli vivaci e colorati!

Dotonbori è il quartiere (nell’area di Namba) più gettonato della città, sia di giorno che di notte. A noi ha molto affascinato la sua passeggiata in serata, costeggiando l’omonimo canale, dove i turisti si possono concedere una crociera panoramica in tranquillità. E’ anche il quartiere più frequentato per cena e, visto che siamo nella “capitale della buona tavola del Giappone”, ben si presta a testare le specialità locali. Qui a farla da padrone è il Takoyaki: questa polpettina di polipo impastata e cotta acrobaticamente davanti agli occhi increduli dei passanti è uno dei bigliettini da visita della città. Altra specialità in cui Osaka va fortissimo è l’okonomyaki, una sorta di omelette agrodolce a base di ingredienti a scelta, che ha varie declinazioni a seconda della zona del Giappone che state visitando: ecco, pare che la variante di Osaka sia tra le migliori… a noi in effetti è piaciuta molto! Terza ed ultima specialità, il Kushiyaki : uno spiedino di frutti di mare e verdure ricoperto di pan grattato e……….fritto! Specialità culinaria più instagrammabile che buona in effetti, è invece la ten yen Cheese Coin: un sorta di pancake con la forma dei 10 centesimi di yen ripiena di formaggio. Abbiamo scoperto che gli influencers viaggiavano con questa frittellina in mano al solo scopo di fare fotografie. 

Le altre zone della città che meritano una sbirciatina sono:

  • Nipponbashi, se siete appassionati di videogiochi e anime: la sorella minore di Akihabara a Tokyo insomma!
  • Umeda, ovvero l’area nord di Osaka, con il suo Sky Building.

Avendo a disposizione un giorno in più è possibile sfruttarlo agli Universal Studios (Super Mario World), oppure all’acquario Kaiyukan, uno dei più grandi del mondo. Ci sarebbe piaciuto organizzare una giornata al Super Mario World, ma il nostro tour era troppo fitto per poterlo inserire… scusa per tornarci?! 

La mascotte della città: camminando per Osaka vi accorgerete che locali, negozi e in generale ogni esercizio pubblico espongono una statuina più o meno grande di una specie di Buddha bambino coi piedoni: si tratta di Billiken! Figura folkloristica e simbolo di questa città, Billiken porta davvero fortuna ed è sempre sorridente: avere questa mascotte fuori dal proprio ristorante è indice di buona sorte del locale e di prosperità. Sicché alcuni esercizi ne allestiscono di giganti davanti alla porta: impossibile tornare a casa senza una foto ricordo!

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