Visitare Seoul è sinonimo di catapultarsi nel futuro, nell’innovazione, nella tecnologia al quadrato: tante le cose che ci hanno lasciati a bocca aperta. Ce ne siamo accorti subito al nostro arrivo in hotel, dove un robot era pronto ad accoglierci per tutte le classiche procedure di check in! Controllato il passaporto e fornite le chiavi della camera ci ha accompagnati fino alle porte dell’ascensore…. Tutto normale no?!
Allo stesso tempo la capitale sudcoreana conserva una parte di tradizione che ben si mescola alla sua avanguardia e che si mostra ai turisti nei suoi templi e palazzi reali, dislocati in tutta la città, così come nelle sue abitudini culinarie. La città è molto grande e per visitarla occorrono almeno 4 giorni. In questo lasso di tempo cercheremo di raccogliere tutto quello che andrebbe visto, gusti e interessi personali a parte: le distanze sono impegnative, le camminate a piedi anche, per muoversi tra i vari punti di interesse dislocati nella città. La classica toccata e fuga qui non è a nostro avviso una buona idea. Partiamo da quelle che sono considerate le attrazioni imperdibili, armatevi di scarpe comode e mappa della metro e si parte!
Bukchon Hanok Village: non possiamo che partire da questo villaggio tradizionale coreano, con abitazioni tipiche e origini antiche, situato su una collinetta dalla quale ammirare lo skyline cittadino. Le case con decorazioni particolari in legno e tegole, in stile hanok appunto, sono segno di una tradizione che persiste davanti alla micidiale modernità della città. Meglio visitare questa zona nella quiete del mattino, oppure al tramonto per cercare le sfumature perfette nelle vostre fotografie.
Palazzo Gyeongbokgung: se proprio doveste fare una scelta tra i cinque palazzi reali da visitare, optate per questo. E’ il più grande, antico e maestoso della città. Se avete tempo e gli orari combaciano coi vostri piani, alle 10 e alle 14 si svolge il cambio della guardia, l’equivalente coreano di quello londinese… I giardini sono davvero bellissimi e se volete immergervi nella cultura antica Joseon potrete anche noleggiare dei costumi tipici all’ingresso da utilizzare durante la visita. Armatevi di pazienza alle biglietterie, oppure arrivate prestissimo!
Inwangsan Peak: questa collinetta panoramica non lontana dal centro offre una vista proprio sul Palazzo Gyeongbokgung. Per mancanza di tempo e sfortuna nel meteo abbiamo dovuto tralasciare questo breve e facile trekking, ma le recensioni che abbiamo letto sono tutte molto positive. Se avete più fortuna di noi, non ignoratelo!
Insadong: ogni città ha il suo quartiere artistico e questo è quello di Seoul. Tra gallerie d’arte, botteghe artigianali, ma soprattutto caffetterie e sale da the! Locali allestiti con installazioni particolati, fiori, finte cascate o laboratori di pasticceria a vista… passeggiare qui a noi è piaciuto tantissimo (soste e degustazioni incluse!).
Mercato Gwangjang: il mercato più grande della Corea, street food come se piovesse! Diviso in zone merceologiche, questo mercato ci ha colpiti per il quantitativo di bancarelle di street food…mai viste così tante, tutte insieme. Cibo fresco e con un buon ricambio (la gente è davvero tantissima ad ogni ora!), piatti tipici, cucinati davanti agli occhi del clienti, senza lasciare nulla al caso. Possibilità di consumare in loco, oppure di take away…. Scelta non varia, di più! Se poi vi va di assaggiare qualche specialità pluripremiata come i noodles di questa signora (protagonista di una serie Netflix), allora servitevi pure!
Cheonggyecheon Secondhand Book Street: usciti dal mercato dirigetevi verso Dongadaemun per una sosta davvero particolare. Una strada lunghissima popolata da botteghe e bancarelle di libri usati… coreani e non solo! Se anche a voi l’argomento librerie e biblioteche intriga, non potete assolutamente perdervela. In alcuni casi troverete botteghe talmente piene di libri vecchi, che i proprietari stanno seduti in cima alle pigne di volumi, non essendoci neanche un metro libero per una sedia!
Myeongdong: se dovessimo consigliare una zona in cui alloggiare, opteremmo certamente per questo quartiere del centro città. Negozi, centri commerciali, bancarelle tra un negozio e l’altro, ristoranti e caffetterie a tema…insomma qui c’è proprio tutto. Anche ottimi collegamenti con la metro per qualsiasi punto dobbiate raggiungere in città. Se siete appassionati di skincare, non potrete che perdere la testa tra gli infiniti negozi specializzati!
Namsam Tower: ogni capitale che si rispetti ha la propria torre-simbolo, che con le luci della notte crea un’atmosfera particolare. Impossibile non riconoscerla nello skyline della città. Da non confondere con la Seoul Sky Lotte, la torre-osservatorio situata nel quartiere di Songpa-gu, di cui parlaremo più avanti.
Changdeokgung: è il secondo palazzo reale che abbiamo scelto di visitare e, rispetto al primo, i giardini sono davvero il suo punto di forza. Alcune stanze reali, molto ben conservate, possono essere visitate dai turisti. Le foto migliori si scattano però all’esterno, complice una giornata di sole davvero incredibile! Rispetto al primo palazzo troverete meno gente e forse è per questo motivo che la visita risulta molto più tranquilla.
Tempio Jogye-sa: il principale tempio buddista dell’ordine zen coreano, la cui costruzione risala alla fine del XIV secolo. E’ a nostro avviso una tappa imperdibile, soprattutto perché i momenti di preghiera e meditazione sono frequenti durante tutto il corso della giornata e assistervi, seppur da fuori, è un’esperienza da provare. Le installazioni colorate tra le varie aree del tempio sono un spunto molto interessante per gli amanti della fotografia.
Gangnam: Se leggendo avete pensato alla canzone Gangnam Style, ebbene sì, è quello lì! Il quartiere omaggiato della canzone più ascoltata in rete di sempre. Riconoscerete subito il quartiere dalla scultura dorata delle mani incrociate: un riconoscimento all’autore del tormentone! A parte una foto ricordo o un balletto da inviare ai vostri amici, vi consigliamo di visitare la Starfield Coex Library. Anche se non siete amanti di libri, lettori accaniti o topi da biblioteca, non potrete restare impassibili di fronte ad una biblioteca così. Scaffali alti come palazzi, scale mobili per raggiungere le scaffalature superiori, addobbi e caffetterie interne…insomma entrateci! Sempre a Gangnam segnaliamo per chi fosse interessato / avesse bambini al seguito un acquario, che però noi non abbiamo visitato.
Bong Eun-Sa temple. Nei pressi del lussuoso quartiere di Gangnam, tra uffici e centri commerciali, si trova anche il Tempio di Bongeum-sa, uno dei templi buddisti della città che non può proprio essere tralasciato. Aperto tutti i giorni, tutto l’anno, dovrete proprio cercare questo piccolo tempio che si nasconde tra palazzi e centri commerciali. A noi, ancora una volta, il contrasto tra modernità e tradizione ha lasciato il segno.
Namdaeum market: se aver visto un solo mercato non vi basta, vi consigliamo di visitare anche questo. E’ uno dei più antichi del paese ed è davvero impressionante come si possa trovare di tutto, per tutto e anche di più! Anche qui ci sono sezioni dedicate al cibo, molto più local rispetto al mercato di cui abbiamo parlato sopra, dove spesso i venditori cercano di attrarre i clienti a suon di urla e gesti: se potete, passateci!
Quartiere Hongdae e Hongik University Street: prendete la metro e raggiungete la fermata Hongdae. Una volta scesi lo scenario cittadino sarà di nuovo cambiato. Un quartiere colorato, movimentato, con negozi e locali notturni e…..una buona dose di disordine se lo visitate al mattino! Eh sì, perché i locali qui chiudono i battenti quando albeggia e i segni delle nottate appena trascorse dai giovani sono ancora tutti sul campo di battaglia! Tanti e ripetitivi i negozi vintage e le botteghe, che offrono più o meno tutti le stesse cose. A pochi passi da Hongik Street abbiamo scoperto un vero e proprio gioiellino per appassionati di matite e cancelleria: il Black Heart pencil shop. Un piccolissimo negozio che vende matite, gomme e oggetti di cancelleria per collezionisti, nascosto in un anonimo condominio coreano. Se avete un po’ di tempo, vi consigliamo di visitarlo e approfittare per accaparrarvi un souvenir davvero unico!
Bampo: il quartiere perfetto per le ore del tramonto e quelle successive. Un giro al Bampo Hangang Park, acquistando al minimarket una bibita e delle patatine, per aspettare il calar del sole con un aperitivo fai da te all’aria aperta è l’ideale. Spostatevi poi sotto il Bampo Bridge per attendere lo spettacolo di luci, fontane e moto d’acqua acrobatiche appena cala la sera. Un’esperienza da veri locals!
Quartiere di Songpa-gu: dobbiamo necessariamente nominarlo perché per le famiglie può essere una buona ancora di salvataggio. Tra il centro commerciale Lotte Wolrd, l’omonima torre e tutta la serie di parchi divertimento a tema, il Lotte World è un mondo a sé nella città. Se non ne avete la necessità per bimbi al seguito ecc…, non vale la pena di sacrificare altro per venire sin qui. Non essendo amanti dei centri commerciali, l’unica cosa gradevole è stata una bella passeggiata all’aperto intorno ad un laghetto artificiale. Artificiale come tutto ciò che troverete lì intorno.
Zona DMZ: non potete lasciare il paese senza prendere in considerazione una giornata alla zona demilitarizzata. Questa zona cuscinetto divide la Corea del Sud dalla Corea del Nord, taglia esattamente a metà la penisola ed è neutra:i negoziati tra le due nazioni possono avvenire solo qui. Vengono organizzate gite in giornata da diverse agenzie locali, a prezzi decisamente più convenienti se prenotate in loco. Interessante conoscere la storia della Guerra di Corea, così come le regole rigidissime che in questa striscia di soli 4 km devono essere rispettate da militari e turisti. L’accesso ad alcune aree è proibito con cellulari e videocamere; il controllo passaporti all’ingresso molto rigoroso, ma vale davvero la pena fare questa esperienza per toccare con mano quello che è accaduto. Non è possibile visitare la DMZ in autonomia, ma dedicheremo un articolo a parte a questo argomento, lasciato volutamente in coda al nostro elenco.
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