I mercati sono la grande costante della Thailandia: non esiste zona in cui non vi siano mercatini, bancarelle, allestimenti più o meno arrangiati per la vendita di qualsiasi cosa. A bordo strada, nel bel mezzo di vie trafficate, in paesini sperduti. Ma c’è di più: mercati su un fiume o direttamente sulle rotaie di una ferrovia; sì, avete letto bene! In questo articolo parliamo dei primi, ovvero delle iconiche canoe cariche di frutta, pentole fumanti e cocchi freschi che contraddistinguono la Thailandia. Una formula molto antica, ma che oggi è destinata per l’ 80% alla curiosità dei turisti stranieri e che quindi ha perso un po’ della sua autenticità.
Con base a Bangkok le scelte per visitare i mercati galleggianti sono sostanzialmente due: il mercato di Damnoen Saduak, a 80 km dalla capitale, oppure il mercato di Amphawa, poco più vicino. Abbiamo scelto, dopo aver consultato alcune guide, il primo, che è anche il più antico, rispetto al secondo, diventato un po’ troppo caotico.
Per arrivare a Damnoen Saduak da Bangkok avete diverse opzioni: in auto, in treno dalla stazione di Bang Bamru, oppure in bus dalla fermata di Democracy Monument. Il costo della corsa è di circa 100 Bath. In alternativa ci sono gli shuttle condivisi che potete prendere praticamente ovunque in città o tramite la struttura in cui alloggiate; idem per i tour organizzati giornalieri. Nel nostro caso abbiamo raggiunto il mercato con la nostra auto. Raccomandiamo, nel caso anche voi abbiate optato per l’auto, di partire da Bangkok molto presto al mattino, per evitare il traffico in uscita dalla città.
Una volta raggiunto il parcheggio principale (lo riconoscerete dagli autobus fermi e dalla stazione di servizio con bagni), procedete verso le prime bancarelle sulla sinistra e subito diversi venditori vi proporranno di salire a bordo delle piccole imbarcazioni tipiche a disposizione. Si può scegliere la formula condivisa (barchette a motore, più grandi) che ospitano 6/8 persone, oppure la classica barchetta in legno a remi, più piccola e per così dire “privata”. Certamente con la barchetta a remi il tour del mercato è più piacevole e rilassato, il costo è più o meno lo stesso (tra i 400 e i 500 Bath) e a zero impatto ambientale, in località già disastrate da quel punto di vista.
Il giro a bordo dura circa un’ora, nel labirinto di canali tra canoe coloratissime e bancarelle sulle sponde pronte ad offrirvi qualsiasi cosa al minimo accenno di gradimento. Potrete pranzare a bordo, acquistare i classici souvenir, una birra, o gustare qualcosa di preparato al momento nella canoa al vostro fianco. Durante il tour è prevista una sosta: a seconda degli accordi del vostro “tassista” , sbarcherete per una breve pausa in una impresa familiare, nel nostro caso produttrice di dolcetti locali.
Il tour in barca termina e si prosegue esplorando la parte di mercato coperto da visitare a piedi, tra le bancarelle, che vendono souvenir praticamente tutti uguali per i turisti. Unica nota negativa, alcuni commercianti con animali esotici sulla spalla o in braccio, in attesa di stranieri da fotografare per pochi Bath: esserini tenuti in condizioni precarie o addirittura sedati, fuori dal loro habitat naturale. Evitate di contribuire al loro sfruttamento. Oltre ai turisti, questo mercato è molto frequentato anche da locali, che si recano sul fiume per lo più per lo street food o per intrattenere i bambini in una sorta di “parco divertimenti”. Se vi piacciono i mercati, dopo il mercato galleggiante, non potete non visitare il mercato sui binari di Maeklong: a breve un articolo dedicato sul blog.
Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti in questo articolo.
0 commenti