Vicinissima a Torino e a poco più di un’oretta d’auto da Milano, la Reggia di Venaria, parte del Patrimonio Unesco dal 1997, ben si presta ad una gita domenicale di primavera! Le stagioni migliori per la visita sono certamente quella tardo-primaverile e l’estate, complice il periodo di maggior splendore dei suoi giardini: ci siamo stati quando ancora l’esplosione di colori non era al massimo della sua espressione, eppure siamo rimasti molto colpiti.
Se arrivate da Torino, non dobbiamo spiegarvi nulla; se arrivate da Milano, prendete l’autostrada A4 ,svoltate per la A55 e uscite a Venaria: il tragitto è molto comodo e veloce. I parcheggi si trovano proprio in prossimità della Reggia e costano circa 80 centesimi l’ora, una cifra ragionevole se rapportata alla permanenza.
La Reggia fu commissionata dal duca Carlo Emanuele II di Savoia nella seconda metà del 1600 con particolare attenzione alla posizione: la passione per la caccia portò a scegliere una zona vicina a boschi, sufficientemente estesa per potersi dedicare a questa attività molto diffusa tra i nobili del tempo.
La Reggia si compone idealmente di “tre blocchi” visitabili : l’edificio principale della Reggia, le Scuderie e i Giardini. Esistono poi biglietti che includono l’accesso al Castello della Mandria e ad alcune mostre temporanee allestite nelle sale adiacenti. Il biglietto è acquistabile e prenotabile per fasce orarie qui. Se siete soci FAI avrete diritto ad uno sconto del 20% sull’ingresso.
Nelle sale d’ingresso vengono presentati gli esponenti principali della famiglia e della storia di questo edificio, tra dipinti e alberi genealogici, si viaggia poi piano piano nel tempo fino ad arrivare alla Reggia di oggi. Assedio e dominazione napoleonica, oltre che diversi interventi di restauro negli anni hanno progressivamente modificato quella che era l’iniziale struttura della reggia. Durante la visita numerose piantine e riproduzioni delle varie fasi mostrano questi cambiamenti. Le Sale Nobili, ai piani superiori raccontano invece la vita quotidiana tra le mura della Reggia, con salotti e camere ancora allestite coi mobili di un tempo.
I pezzi forti dell’edificio sono sicuramente la Sala di Diana, con le sue immense vetrate, gli stucchi e le scene di caccia e la Galleria Grande, una delle più fotografate d’Italia, con il suo inconfondibile pavimento a scacchi. Se sarete fortunati, soprattutto nelle prime fasce orarie della giornata, potrete godere di questa meraviglia in quasi totale solitudine; in ogni caso è possibile scattare delle belle foto anche in presenza di altre persone, vista l’ampiezza dei locali.
Le scuderie Juvarriane chiudono il percorso interno fino ad un bookshop prima dell’uscita; prima di concludere la visita però passate dalla Chiesa di S.Uberto, parte del complesso non molto pubblicizzata, ma che vale sicuramente la pena di vedere.
La giornata prosegue poi nei Giardini, che nel 2019 sono stati eletti parco pubblico più bello d’Italia. La visita permette di fare una lunga passeggiata nel parco che dapprima presenta per lo più fiori e cespugli da terra, poi si sviluppa in verticale con un frutteto. I viali costeggiati di alberi sono adornati con panchine dove poter fare una sosta, o dove fermarsi per uno spuntino. In alternativa, all’uscita della Reggia percorrete la centralissima Via Andrea Mensa e troverete ampia scelta tra locali, enoteche e ristoranti, tutto a portata di mano.
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