Un gruppetto di piccole isole a nord di Lombok e a poco più di un’ora di barca da Bali, le isole Gili costituiscono un arcipelago fino a qualche anno fa sconosciuto ai turisti. I motivi della loro recente popolarità sono certamente da ricercarsi nella ricchezza dei fondali per gli amanti di snorkeling e diving, oltre alla loro completa immersione in un mondo incontaminato a parte. L’arcipelago è formato da tre isole: Gili Trawangan, Gili Meno e Gili Air, molto piccole e vicine tra loro, raggiungibili unicamente con traghetti da Bali o Lombok. La più grande è Gili Trawangan, la più piccola Gili Meno, tanto da poter essere girata in tondo a piedi in circa mezz’ora di passeggiata. Le isole Gili sono oggi proposte come completamento di un classico tour di Bali (per il quale rimandiamo al nostro itinerario), specie nei viaggi di nozze, dal momento che quest’isola, a livello naturalistico ricchissima e sorprendente, risente della carenza di un mare cristallino nel vero senso della parola. Noi abbiamo optato per tre giorni a Gili Air, inseriti nel nostro itinerario indonesiano nell’estate del 2019.
Per prima cosa vediamo come arrivare. I traghetti per le isole Gili si prendono a Bali, dai porti di Padangbai o Kuta, oppure da Lombok e il viaggio richiede poco più di un’ora. Noi siamo partiti da Padangbai, dove i botteghini che vendono i biglietti sono davvero tantissimi: affidatevi a compagnie che hanno una rivendita, o comunque, un minimo di organizzazione, poichè le barche improvvisate non di rado proposte ai turisti potrebbero non essere adatte al viaggio. Il motivo per cui vi raccomandiamo questo è che nella tratta da attraversare il mare è spesso molto mosso, a causa dei forti venti e finire su una “bagnarola” sarebbe inopportuno e molto rischioso. Nota per gli stomaci deboli: munitevi di pasticche per il mal di mare. La gran parte delle compagnie permette di acquistare biglietti online, comprensivi di navetta da hotel o da Ubud in generale a prezzi contenuti (indicativamente intorno ai 50 euro andata e ritorno). Inoltre, quando sarete di ritorno, controllate sempre presso la compagnia di riferimento se vi sono dei transfer per Ubud o Kuta, spesso inclusi nel prezzo del traghetto, senza affidarvi ai tassisti insistenti che tenteranno di adescarvi!
Arrivati sulle isole la prima cosa che vi colpirà è la totale assenza di mezzi di trasporto a motore: ebbene sì, niente auto, moto, scooters, ma solo carretti trainati da cavalli e asinelli locali. Niente strade asfaltate, solo terra e tanta, tanta sabbia! Dimenticatevi lo smog, le scarpe e l’orologio. Anche l’elettricità è un optional: di sera le lucine che illuminano la spiaggia e i warung sono alimentate da generatori e spesso qualche breve black out ci ricorda in quale posto incontaminato siamo finiti! Noi abbiamo scelto Gili Air, meno affollata e girabile in un’ora a piedi, un vero gioiellino in mezzo all’Oceano. L’isola vive di turismo: dai piccoli artigiani e commercianti locali, alle attività acquatiche, ristoranti open air e piccoli hotel a pochi passo l’uno dall’altro. Il costo della vacanza è molto basso, sia per quanto riguarda il trasporto, sia per vitto e alloggio, a fronte di una scelta piuttosto ampia.
La vita isolana prevede sveglia, colazione coi piedi nella sabbia, vita da spiaggia con lo sfondo di un mare cristallino, relax, snorkeling con le tartarughe marine e aperitivo al tramonto in spiaggia, per godersi la bassa marea, fino all’ora della cena, da gustare sempre su comodi divanetti in spiaggia con musica dal vivo… Il motto di queste isole è take it easy! Un bel modo, per quanto ci riguarda, per riprenderci dalle intense escursioni balinesi dei giorni precedenti. Le strutture dell’isola, hotel e ristoranti, o locali da cocktail si trovano tutte fronte spiaggia e sia gli ombrelloni che i lettini non si pagano (anche in questo caso dimenticatevi delle file fitte degli stabilimenti balneari cui siamo abituati!), così come non si pagano le poltrone sacco sparse qua e là sulle lunghe spiagge per godersi il sole che scompare nel mare al tramonto, dei migliori cui abbiamo assistito negli ultimi anni! Il lato migliore dell’isola in cui scegliere l’alloggio è la parte sud-occidentale, proprio perchè ci ha permesso di godere dello spettacolo del tramonto ogni sera, senza spostamenti ulteriori, seppur brevi. Gli hotel più gettonati su questo versante dell’isola sono il Mowies, il Mola2 coi suoi caratteristici bungalow sulla spiaggia ed il coloratissimo Pink Coco. Il periodo migliore per visitare le isole Gili corrisponde alla nostra estate, infatti nel mese di agosto abbiamo trovato delle giornate soleggiate, mai afose e con temperature miti, insomma l’ideale per rilassarsi!
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