La città dei duchi, di Leonardo e della scarpa: tante le definizioni di Vigevano, cittadina lombarda in provincia di Pavia, che guarda caso è anche casa nostra. Anni fa la nota rivista Bell’Italia ha definito la nostra piazza il “salotto d’Italia” e mai come in questo caso ci troviamo d’accordo! Per capire esattamente cosa intendesse il giornalista di turno, non dovete fare altro che venire a fare un giro in Piazza Ducale e tutto vi sarà chiaro. La Torre del Bramante, il Duomo che sembra abbracciare la piazza ciottolata e incorniciata dai portici, fino alla scala che conduce al parco interno al Castello Sforzesco sono solo alcuni degli scorci ai quali le parole scritte non possono rendere giustizia; non tanto quanto una visita di persona. Immersa completamente nel Parco naturale del fiume Ticino e circondata da distese di risaie, la campagna lomellina circostante è anch’essa uno dei tratti distintivi della nostra bellissima città.
Ma andiamo con ordine. La maggiore attrazione, per turisti e non, è certamente la Piazza Ducale, cuore pulsante della città. Il 1492 per un vigevanese non è solo l’anno in cui Cristoforo Colombo scoprì le Americhe, ma è anche la data in cui la costruzione della Piazza Ducale ebbe inizio, per volontà di Ludovico il Moro. Lo stile rinascimentale e la collocazione nella parte più alta della città sono i suoi tratti distintivi. Le vie di accesso alla Piazza sono 5, tutte percorribili solo a piedi o in bici: Via del Popolo, Via Caduti della Liberazione, Via Roma, Via XX Settembre tramite il Portone di Via Cairoli. “Fate una vasca”: in gergo vigevanese, significa fate un giro sotto i portici della piazza e godetevi i suoi dettagli storici, tra una vetrina e l’altra. Entrate nel suo Duomo, consacrato nel 1612 con una particolarità “nascosta”: la caratteristica facciata curva, che sembra essere appena appoggiata all’edificio, ne nasconde l’asimmetricità, rendendolo allo stesso tempo molto elegante.
La nostra città è stata definita negli anni come la capitale della scarpa: non solo il museo internazionale della calzatura, con la più ricca esposizione calzaturiera dall’età del risorgimento in avanti, ma anche i più celebri marchi di calzature a livello mondiale hanno trovato in Vigevano il loro punto di riferimento. Per quanto riguarda il primo, nel Castello di Vigevano potete visitare la collezione museale e trovare informazioni sul sito ufficiale (https://www.museocalzaturavigevano.it/); i grandi marchi invece hanno invece progressivamente spostato le loro sedi, nate proprio nella nostra città, in altri centri produttivi in italia o nei paesi dell’est Europa, alla ricerca del continuo abbattimento dei costi di produzione. Qualche eccezione c’è, anche se ben lontana dagli anni d’oro della città della scarpa per eccellenza: Moreschi ad esempio, che continua ad avere il suo maggiore stabilimento e un ricco spaccio aziendale nella sua città di origine; o Solazzo Calzature, oltre ad altri piccoli stabilimenti che lavorano in forma anonima per marchi famosi.
Vigevano e Leonardo da Vinci: forse non tutti sanno che Leonardo soggiornò diverse volte a Vigevano e le annotazioni sui suoi taccuini riguardanti l’irrigazione delle nostre campagne, o lo studio della struttura della nostra città lo dimostrano. Numerose le iniziative che Vigevano gli ha dedicato negli anni. Il suo interesse per la città lomellina, combinato con quello di Donato Bramante e lo spirito di iniziativa del Duca di Milano Ludovico il Moro la impreziosirono con l’obiettivo di renderla molto simile a Milano, nella struttura e architettura. Proprio la storia dei soggiorni vigevanesi di Leonardo sono oggetto della mostra museale allestita nelle sale di corte, dove oltre a riproduzioni di suoi celebri dipinti, sono esposti i quaderni con gli appunti in qualità di “sovrintendente alle acque cittadine”. Si accede al museo tramite la scalinata della Piazza Ducale, passando per il parco del Castello, oppure tramite il portone in cima a Via Del Popolo: a questo link trovate gli orari e i costi del biglietto https://www.comune.vigevano.pv.it/turismo/it/cosa-vedere/leonardiana.
Sempre legato all’attività leonardiana presso la corte sforzesca è il Mulino di Mora Bassa, in origine regalo di nozze di Ludovico il Moro alla sua Beatrice d’Este ed oggi complesso espositivo con mulino perfettamente funzionante. All’interno si possono trovare le riproduzioni di modellini leonardiani utilizzate per laboratori didattici di scuole e gruppi. Il tutto immerso in un giardino nella tipica campagna lomellina.
Il castello, la cavallerizza e la torre del Bramante. Il Castello Sforzesco di Vigevano, parte integrante della Piazza Ducale, risale addirittura all’epoca longobarda anche se la sua consacrazione è dovuta al solito Ludovico il Moro ed è uno dei complessi fortificati più grandi d’Europa. In esso coesiste la funzione di fortificazone con quella ricreativa: numerose le sale e le aree destinate alla vita di corte. Molto suggestiva da percorrere sia la strada coperta, che da’ accesso alla Cavallerizza, quanto la visita delle scuderie, passando per il giardino centrale, dove in estate si svolgono eventi come concerti o cinema all’aperto. La ciliegina sulla torta Piazza Ducale- Castello Sforzesco è sicuramente la Torre di Donato Bramante, con orologio, che ricorda moltissimo la Torre Sforzesca di Milano. Alta circa 55 metri la Torre ha 7 piani e i turisti possono salire fino al quarto, con una vista spettacolare su tutta la città e, nelle giornate più limpide, scorgere anche il fiume Ticino! Se ne avete occasione e non soffrite di veritigini, saliteci: il biglietto costa 3 euro e si acquista al botteghino in cima alla scalinata della Piazza Ducale.
Le chiese cittadine. Il Duomo non è l’unica chiesa cittadina a meritare una visita da parte dei turisti. Il centro storico ospita numerosi edifici religiosi degni di nota, ognuno con una sua particolarità. Tra i tanti ci sentiamo di consigliarvi la visita della Chiesa di San Francesco, al crocevia tra Via Dante e Via San Francesco: edificio del 1400 con una bellissima fontana dedicata al Santo posizionata proprio di fronte alla chiesa. Vi è poi la Chiesa del Beato Matteo, santo patrono di Vigevano, situata all’imbocco di Via del Popolo, che ne conserva anche le spoglie. Nelle foto che seguono trovate anche la Chiesa di San Giorgio di Via Cairoli, uno degli edifici più antichi della città, con origini storiche controverse tra il 1200 ed il 1300 ed oggi incastonata tra altri fabbricati abitativi. Anche la Chiesetta di San Dionigi in Piazzetta Martiri della Liberazione, a ridosso della Piazza Ducale è un edificio con origini molto antiche, nel 1300 per la precisione, che merita una veloce visita da parte di turisti curiosi: la storia della confraternita che si occupava della sepoltura dei condannati a morte catturerà la vostra attenzione.
Il palio delle contrade. La seconda domenica di ottobre si festeggia a Vigevano il patrono cittadino Beato Matteo e in questa occasione si svolge anche il Palio delle Contrade, rievocazione del periodo sforzesco in un giorno di festa. La sfilata per le vie della città e le sfide ai giochi nel parco del Castello tra le 12 contrade partecipanti animano il centro storico. I giochi, che costituiscono l’evento più atteso e con un pubblico sempre molto numeroso, determinano la contrada vincitrice del tanto agognato “cencio“.
La spesa come una volta. Proprio nel centro storico di Vigevano si trova un mulino del 1550, precisamente il Mulino di Porta Nuova, ad oggi funzionante, non soltanto scorcio carino da fotografare, ma anche caratteristico luogo dove acquistare farine, cereali, riso, legumi e frutta secca come si faceva una volta.
Dove mangiare. Tanti i ristoranti della piazza e del centro storico, tutti assolutamente validi. Se dobbiamo scegliere dove pranzare però, noi consigliamo un luogo immerso nella campagna lomellina, dove degustare prodotti a km zero cucinati con ricette locali tipiche: l’Agriturismo Piccolo Fiore da Carlo e Nadia offre un menu fisso con molte proposte, dall’antipasto al dolce, in cui poter apprezzare davvero tutte le eccellenze del nostro territorio.
La migliore colazione? Se ne volete una con vista, allora accomodatevi su uno dei tanti tavolini all’aperto della Piazza Ducale, proprio quelli ripresi in alcuni spot pubblicitari! Se invece la stagione non ve lo consente, la Pasticceria Dante, con le sue due sedi poco distanti l’una dall’altra, vi offrirà l’imbarazzo della scelta.
Il miglior gelato: tra i tanti, il nostro preferito si trova alla Gelateria Fiamma, a pochi passi dal centro storico, sebbene meno a portata di mano dei centralissimi. Una passeggiata più lunga del previsto, ma ne varrà sicuramente la pena!
Vigevano by night. Inutile ribadire che la Piazza Ducale costituisce il fulcro della vita cittadina anche di sera, dove i ritrovi nei bar o semplicemente sotto i portici sono la norma. Certo è che la movida vigevanese delle ore piccole sta a pochi passi dalla Piazza e precisamente al Mercato Coperto. Un’area, in passato destinata al mercato settimanale ortofrutticolo, che da diversi anni ospita locali per aperitivi, cene e dopo cena: la particolarità del cocktail al mercato coperto è che tutti consumano fuori dai locali, in piedi e….sì, ve lo confermiamo, funziona così anche d’inverno!
Dove parcheggiare: numerosi i parcheggi a pagamento e non limitrofi al centro storico e alla Piazza Ducale, come il parcheggio della stazione, il parcheggio Sant’Ambrogio e le vie adiacenti.
Se invece arrivate in treno: la stazione dista pochi minuti a piedi dal centro storico, quindi non necessiterete di ulteriori mezzi.
Consigli di lettura a tema: Lucio Mastronardi, Il maestro di Vigevano. Il libro che più rappresenta la città, la società e la comunità degli anni narrati, sullo sfondo della città natale dello scrittore, già ben delineata nei suoi tratti distintivi. Ancora oggi, passando per le vie del centro, ci si può facilmente immedesimare in alcune scene del libro.
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