E’ uno dei monumenti simbolo dell’India, inconfondibile per la sua struttura, colore e storia, nonchè annoverato tra le 7 meravilgie del mondo: il Taj Mahal è sempre stato uno degli obiettivi da viaggiatore che mi ero prefissato. Situato ad Agra, nella parte del’India settentrionale, nella regione di Uttar Pradesh, raggiungere questo capolavoro architettonico è tutt’altro che immediato. Per questo motivo ho deciso di dedicare un post ad alcune semplici dritte per organizzarne la visita. Ricordatevi che per visitare l’India vi occorre il visto: trovate tutte le indicazioni e i nostri consigli pratici cliccando su questo link.
Per prima cosa devo precisare che Agra si trova a circa 5 ore di auto dalla città di Nuova Delhi, la grande città più vicina. Considerate le distanze, il traffico senza eguali e la rete di trasporti del paese, la scelta migliore che potessi fare è stata quella di ingaggiare un driver del posto, che, oltre a farmi da guida durante il mio soggiorno a Nuova Delhi, potesse anche condurmi al Taj Mahal nel modo più rapido e pratico possibile. Vi lascio il contatto del driver a cui mi sono affidato io, Vaseem Ahmed https://www.facebook.com/vaseem.ahmed.710 : contattatelo tramite Facebook, parla anche italiano e vi proporrà un itinerario adatto alle vostre specifiche esigenze. Lui e i suoi collaboratori indiani vi spiegheranno quel che state vedendo, la storia, gli usi del posto e vi daranno preziosi consigli per le vostre visite: a noi è stato assegnato Mr. Gandhi e ci stiamo trovati davvero bene! Nella zona circostante il monumento si trovano diversi hotel, con varie fasce di prezzo: tenete presente che anche le grandi catene a 4/5 stelle in questo paese hanno prezzi molto diversi dai nostri, per cui potete spaziare nella scelta senza troppe rinunce.
Visitare il Taj Mahal in tutta tranquillità e senza folla è un’impresa tutt’altro che semplice: negli ultimi anni sono stati rilevati picchi oltre i 50mila visitatori giornalieri, numero stratosferico per qualsiasi struttura, ma di questi, soltanto il 25% è rappresentato da turisti. Proprio così: la grossa fetta di visitatori è costituita da locali, poichè la sua moschea rappresenta uno dei luoghi di culto più frequentati del mondo. Questi numeri hanno recentemente preoccupato le autorità responsabili della conservazione del monumento, sia per i problemi di stabilità della struttura, sia per quelli di usura del marmo. Il mio consiglio è quello di partire molto preso al mattino e trovarvi al gate per le 5,30/6,00 in modo da evitare le ore di punta.
Il driver o il bus che vi condurrà al sito vi lascerà in un piazzale dove sarete caricati su caddies per avvicinarvi all’ingresso al costo di 10 rupie. Diversamente potrete procedere a piedi, tra mucche, cani randagi e qualche locale già al lavoro! Il biglietto di ingresso ha un costo differente a seconda che siate turisti o locali: 1000 rupie per i primi (circa 13 euro), solo 40 per i secondi, proprio per i motivi di cui sopra. Si acquista sia con contanti che con carta all’ingresso del monumento. Consiglio di entrare dall’Eastern Gate, comodo con la fermata al piazzale dei caddies che dicevo sopra. Una volta superati i controlli e attraversata la porta principale, davanti a voi comparirà il mausoleo quasi come fosse dipinto su una tela, impalpabile, aereo.
Fatto costruire nel 1632 dall’imperatore Moghul Shah Jahan, come tomba in memoria della moglie preferita morta di parto Mumtaz Mahal, il monumento è la massima espressione dell’architettura musulmana ed è il risultato di più di vent’anni di lavoro. Una volta varcato il portone ci si immerge nel giardino in stile mughal con tanto di fontana e canali, in cui il mausoleo doveva riflettersi; esso è affiancato da un lato dalla moschea e dall’altro dalla casa degli ospiti. Di tutti gli edifici soltanto la tomba centrale è stata costruita al 100% in marmo bianco, mentre quelli ai lati hanno soltanto alcuni elementi decorativi di questo materiale. Al centro del mausoleo è posta una stanza principale ottagonale che contiene i cenotafi di Shah Jahan e di Mumtaz Mahal; le tombe si trovano al piano sotto. L’interno è riempito solo dalle decorazioni di marmo e nulla più. Ricordate di togliervi le scarpe per entrare nella moschea, mentre per entrare nella mausoleo vi verranno fornite delle sovrascarpe usa e getta.
La visita al sito non ha un limite di tempo e può variare in base ai vostri interessi, esigenze e tempi: per quanto ci riguarda non è durata più di tre ore. Una volta usciti vedrete che il viale principale, dove al mattino tutto taceva, si sarà animato con piccole botteghe di bevande, souvenirs e simili. Fate attenzione ai souvenirs comprati in questa zona: se siete interessati a prodotti in vero marmo bianco, sappiate che la maggior parte di ciò che vi verrà proposto non lo è. Fatevi consigliare dal vostro driver o dalla vostra guida a chi rivolgervi, per non incorrere in qualche fregatura.
Per ammirare il Taj Mahal in ogni sua sfumatura vi consigliamo poi di dedicare l’ora del tramonto alla visita dei giardini Mehtab Bagh sul fiume Yamuna, retrostante il sito. Questo parchetto molto curato e pieno di fiori si trova in realtà in un quartiere poverissimo e sottosviluppato di Agra. Per accedervi si paga un biglietto di 250 rupie, il parco è recintato e sorvegliato da guardie. Spingetevi fino al fiume e aspettate il tramonto del sole: i riflessi e le sfumature che colpiscono il Taj Mahal sono davvero suggestive! Purtroppo quanto visto poco prima all’esterno potrebbe, come nel nostro caso, non farvi godere appieno dell’atmosfera, ma questo è uno dei grandi controsensi dell’India e di una terra capace di scatenare emozioni opposte nel raggio di pochi metri.
QUANDO ANDARE: se siete tra i fortunati a poter scegliere in quale periodo visitare l’India, tenete presente che il periodo tra luglio e settembre è dominato dai monsoni e dalle piogge; il periodo ideale per la visita corrisponde alla nostra primavera.
INFORMAZIONI UTILI: all’interno del sito non si possono portare borse, zaini, treppiedi e oggetti ingombranti. Sono consentire piccole borse/marsupi (con passaporto, portafogli e documenti personali), il telefono e la fotocamera, oltre ad una bottiglia d’acqua che vi sarà consegnata insieme al biglietto di ingresso. Vestitevi con indumenti rispettosi della cultura del luogo, no a pantaloncini corti, canottiere e maglie scollate per le donne, in modo che ginocchia e spalle siano sempre coperte. Vestirsi con abili leggeri e freschi è sempre la carta vincente, soprattutto perchè c’è poca ombra; per le donne: portatevi un foulard o una pashmina, molto utile in queste situazioni. Ricordatevi di togliere le scarpe per entrare nella moschea e di spalmare una protezione solare se la visita coincide con le ore più calde del giorno.
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