Il periodo della fioritura della lavanda attrae ultimamente moltissimi turisti, affascinati dai colori unici dei panorami estivi, ma certamente i campi lilla e viola non sono l’unica attrattiva della Provenza: tanti i borghi e i villaggi che vale la pena di visitare se state organizzando un weekend fuori porta in queste zone. Vi proponiamo un itinerario tipo, fattibile proprio in un fine settimana, al quale ispirarvi per il vostro planning della Provenza, nella zona che indicativamente si trova tra Avignone, il Verdon e, più a sud, Aix en Provence.
Le basi ottimali per pernottare e muovervi verso le tappe che andremo ad elencare possono essere Avignone, Manosque o anche la stessa Valensole, leggermente più cara rispetto alle precedenti. L’itineraio che proponiamo, fattibile in totale autonomia, è adatto ad un weekend estivo; sconsigliamo vivamente lo spostamento in pullman, o autobus con tour organizzati vari, sia perchè le strade sono piene di curve, sia perchè la perdita di tempo rispetto ai tempi brevi di visita dei villaggi è notevole. Di frequente abbiamo visto comitive ferme ad attendere autobus imbottiglaiti in coda che li recuperassero, tutto tempo prezioso sprecato, diversamente utile alla visita dei paesi a nostro avviso. Ottima invece, se siete attrezzati ovviamente, la scelta della visita in moto.
Valensole è la tappa numero uno dell’itinerario, la cittadina di cui abbiamo già parlato e il cui Plateau è ormai famosissmo: vi rimandiamo al nostro articolo per i dettagli e l’organizzazione del giro.
La prima cittadina provenzale che abbiamo visitato è stata Apt, nel Luberon, un’antica colonia romana con strade strette e vicoletti tra i quali perdervi. Il sabato c’è un grande mercato che percorre le strade principali della città e che vi condurrà nel cuore del centro storico, tra le bancarelle di cibo e artigianato locale. Molto caotica se visitata in questa occasione, quanto caratteristica! Lungo i tratti di strada che percorrerete tra un borgo e l’altro le distese di lavanda in fioritura sono numerosissime e saranno l’occasione per qualche sosta e qualche fotografia.
Il secondo borgo in cui vale la pena fermasi è certamente Roussilon, famoso per i giacimenti d’ocra che lo circondano e per la terra dal colore rosso aranciato che illumina letteralmente il villaggio. Il parcheggio centralissimo e, gratuito per le prime due ore di sosta, è comodissimo per una visita del borgo, senza stress per i guidatori. Se non vi fermate qui per pranzo o cena, le due ore saranno più che sufficienti per girarlo tutto a piedi! Situata su una collinetta, Roussilon domina la vallata verde sottostante di viti e campi coltivati. I vicoletti in continui saliscendi sono ricchi di negozietti dove i colori, le ceramiche e terraccotta dipinte coi colori naturali locali la fanno da padroni.
Il terzo villaggio incluso nel nostro itinerario è Gordes, dominato dal suo castello del XI secolo e dai punti panoramici nascosti tra le sue vie: diversi itinerari a piedi vi saranno proposti al visitor center (all’ingresso del castello), da quelli brevi ai più impegnativi. Molto suggestiva la piazzetta centrale e la sua fontana, dove fermarsi per una sosta o un panino al volo. Anche qui vi sono numerosi parcheggi per chi arriva con la propria auto: il più vicino al centro è a soli 200 metri ed è a pagamento. Visto che la sosta minima è di 4 ore (per 1 euro all’ora), il nostro consiglio è di organizzarvi la giornata in modo tale da pranzare qui e sfruttare la maggiore durata della sosta al parcheggio.
A solo 10 minuti da Gordes si trova la chicca del nostro itinerario, nonchè la più conosciuta tra le tappe di questo nostro giro: l’Abbazia di Senanque. Un vero e proprio fiore all’occhiello della regione, questa abbazia cistercense fondata nel 1148 sorge nel bel mezzo di una coltivazione di lavanda: l’impatto visivo appena arrivati sarà notevole!
All’interno le vecchie stanze e sale in cui i monaci mettevano in pratica il loro Ora et Labora sono visitabili dai turisti, dopo una lunga camminata lungo il viale alberato che vi conduce all’ingresso. Entrerete nell’antico refettorio, nel dormitorio e nel chiostro dove si svolgeva la loro giornata; segnaliamo che ad oggi (luglio 2019) è in corso di ristrutturazione uno dei muri portanti della chiesa, per cui non è possibile entrarvi; si può comunque vederla affacciandosi da uno dei corridoi che percorrerete all’interno dell’abbazia stessa. Unica pecca di tutta la visita è la guida, disponbile solo in francese, oppure in video-guida con ipad interattivo, che però abbiamo trovato abbastanza inutile e dispersiva. Uno store di prodotti tipici provenzali e souvenir dell’abbazia vi condurrà all’uscita e al parcheggio principale.
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