In questo articolo cercheremo di riassumere in 10 punti tutto quello che c’è da sapere e alcuni accorgimenti per organizzare al meglio un viaggio in Giappone in autonomia :
1) per prima cosa e come per ogni viaggio, compratevi una guida, quella che preferite. Giusto per avere un’infarinatura della storia, cultura, usi e costumi del posto che state andando a visitare. E’ una cosa banale, ma ci sono alcune pubblicazioni che risultano più utili di una guida turistica: sapere che i tassisti si imbestialiscono se chiudete o aprite voi la porta, oppure che soffiarsi il naso in pubblico è considerato un gesto maleducato serve eccome!
2) Stendete un itinerario di massima, in base ai vostri interessi e a quello che desiderate vedere. Questo vi servirà anche per valutare una eventuale convenienza ad acquistare pass e abbonamenti a treni/mezzi di trasporto in generale, piuttosto che acquistare corse e biglietti singoli.
3) Se prevedete spostamenti lunghi, o in ogni caso di muovervi frequentemente all’interno del paese, valutate di acquistare, almeno con un mese di anticipo, il JR Pass. Un abbonamento a treni, mezzi di trasporto urbani ed extraurbani valido in tutto il paese e disponibile per varie durate: da 8 giorni, 14 o 21 in base alla durata del soggiorno. Considerate che gli spostamenti ad alta velocità (Shinkansen) per le lunghe tratte, sono molto costosi e la convenienza del pass è presto dimostrata. Non acquistatelo con troppo anticipo però, perché la spesa è considerevole e un qualsiasi imprevisto potrebbe capitare. Un mese prima del viaggio è a nostro avviso un giusto compromesso.
4) Scaricate una mappa della metro di Tokyo, che 90/100 sarà la vostra prima tappa del viaggio. Vista la complessità di questa rete, è ottima cosa studiarsela un po’ e arrivare preparati. Un approccio all’ultimo minuto, tra funzionamento dei collegamenti e macchinette per la ricarica/acquisto dei biglietti vi farebbe perdere troppo tempo. Una vera e propria città sotto la città, dove è complicatissimo orientarsi il primo giorno, ma che una volta capita, vi cambierà la vita in vacanza.
5) Noleggiate un router wi-fi portatile, anziché acquistare una sim estera. Questo farà connettere voi e i vostri compagni di viaggio in simultanea per tutta la durata del viaggio, ovunque voi siate. In alcuni casi è davvero la manna, per tradurre insegne giapponesi o per capire bene dove siete. Si può noleggiare in aeroporto, al vostro arrivo, oppure acquistare nei pacchetti insieme al JR pass, come abbiamo fatto noi, con recapito diretto all’aeroporto di arrivo, o addirittura in hotel per il check in. Comodissimo!
6) Prima di partire organizzate qualche bella cena con amici per allenarvi ad utilizzare le bacchette. Eh si, perchè nel 90% dei casi solo queste vi verranno fornite per mangiare! Ricordatevi di non infilzare il cibo con le bacchette, né passarvelo da una bacchetta all’altra, segni entrambi di maleducazione e malaugurio. Se invece siete già pratici perché fanatici di sushi o cucina asiatica in generale, passate al punto 7.
7) Partite con bagagli meno ingombranti possibili. Le scale delle metro spesso non sono mobili, quindi dovrete portarvi a spasso la zavorra su e giù dalle varie linee, sperando sempre di non sbagliare percorso. Sì a zaini pratici, no a trolley rigidi e ingombranti.
8) Non è un viaggio caro come si pensa: eh si, questa cosa ha stupito anche noi. Complice uno yen ai minimi storici (agosto 2023) e le leggende metropolitane su quanto fosse caro questo paese, il Giappone è stata una piacevole scoperta per noi. Le spese più grosse sono state il volo, alcuni alloggi tipici e il pass dei treni. Il costo di cibo, souvenir e in generale della vita, ci ha sorpresi. Città così grandi offrono sistemazioni e ristoranti per tutte le tasche; street food, mercati dove poter mangiare e catene di fast food internazionali sono ovunque. I convenience store (combini) sono davvero la carta vincente per spuntini o pause pranzo economiche, ma allo stesso tempo varie e non necessariamente poco sane. Se poi volete provare gli stellati, buon per voi, ma quel che vogliamo dire è che non per forza bisogna vendere un rene per un viaggio di questo tipo.
9) Nella maggior parte dei casi troverete insegne e indicazioni anche in inglese, ma non ovunque. Tokyo e Kyoto, le città più frequentate, sono quelle con meno problemi in tal senso. Ma appena fuori dalle rotte battute, non abbattetevi: google translate, o semplicemente chiedere un menu in inglese all’ingresso dei ristoranti, saranno le vostre vie d’uscita. Considerate anche che una buona fetta di popolazione non parla l’inglese, per cui segnarsi il nome dell’hotel in caratteri giapponesi per poterlo mostrare al tassista potrebbe essere una grande idea!
10) Non spazientitevi se decidete di bere un caffè per strada e poi dover tenere in mano il bicchiere vuoto per chilometri: i cestini nelle città sono pochissimi. La spazzatura è una questione di ordine e voi dovete contribuire a mantenerlo: i giapponesi si portano a casa l’immondizia che producono e la buttano nel proprio cestino. Voi cercate i distributori automatici di bevande, ce ne sono a centinaia per strada, lì a fianco c’è sempre un contenitore per i vuoti; oppure fuori dai combini store, non demordete!
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