Un itinerario facile da mettere su carta, un po’ meno da organizzare nei vari spostamenti, ma che speriamo possa essere utile a chiunque voglia approcciare il viaggio in Perù in completa autonomia.
La tappa successiva è stata Arequipa, città a 2300 metri slm, nella quale trascorrere almeno 48 ore per un acclimatamento ideale e soprattutto per visitarla con un po’ di calma. Per raggiungerla abbiamo preso un bus notturno da Ica, con la compagnia Cruz del Sur, dove la poltrona a “cama” ci ha permesso di dormire per gran parte della tratta: 13 lunghissime ore passano più velocemente viaggiando la notte, soprattutto se su strade non scorrevoli come questa.
Giorno 3/4: Arequipa ci ha accolti con il suo centro storico molto colorato, la sua piazza animata da eventi e spettacoli musico-danzanti e con i suoi tantissimi negozi. Meritano una visita sia il Monasteiro de Santa Catalina, sia la cattedrale situata in Plaza de Armas; se poi volete fare come noi, addentratevi fino al mercato cittadino, meno turistico, ma tappa fissa di ogni nostra visita. Volevi saltare un mercato? Ehehehe…
Giorno 10: La sveglia suona prestissimo per la giornata dedicata a Machu Picchu. Dal centro di Aguas Calientes si possono prendere gli autobus che conducono all’ingresso e il primo parte alle 5.30. Alcuni temerari affrontano i 9 km di cammino e 500 metri di dislivello per entrare al sito archeologico (3 ore circa di cammino), con il rischio di togliere energie e tempo alla visita. Non ne vale a nostro avviso la pena. Essere invece tra i primi ad entrare e godere di alcuni spot in quasi completa solitudine invece sì…eccome se ne vale la pena! Abbiamo optato per il biglietto Machu Picchu e Montagna Picchu, il più facile dei percorsi da abbinare ed è stato più che sufficiente per vedere quello che ci interessava. Attenzione al percorso: all’interno del sito non si può mai tornare indietro, quindi calibrate bene i punti in cui sostare e fare le foto che vi interessano di più, senza rischiare di non poterci ritornare. All’interno del sito non si può mangiare, ma è consentito portare snack ,barrette e acqua, ovviamente senza lasciare nulla in giro e nel rispetto di un sito che abbiamo trovato molto curato e pulito. Una volta usciti ci sono le toilette (all’interno ahimè, nulla!) e un punto ristoro, carissimo, in quanto l’unico in loco. Scesi ad Aguas Calientes nel primo pomeriggio ricordatevi di recarvi al Ministerio de Cultura, per far apporre il timbro di Machu Picchu sul vostro passaporto! Davvero un’idea carina. I treni per il rientro a Cusco partono da metà pomeriggio in poi e vi riporteranno in città in tarda serata.
Giorno 11: la nostra base di Cusco è rimasta tale per i 5 giorni seguenti. Il primo dei quali abbiamo deciso di fare qualcosa di tranquillo, seppur visitando i dintorni. Le uniche tappe praticabili senza guide/tour accompagnati sono quelle di Chinchero, le saline di Maras e il sito archeologico di Moray. Così abbiamo deciso di prendere un taxi privato (esiste anche l’opzione collectivo, ma è decisamente meno comoda) e di farci accompagnare verso questi posti relativamente vicini. Il primo stop è stato a Chinchero dove nei giorni di martedi, giovedi e domenica si svolge un bellissimo mercato cittadino. Il tassista è stato molto gentile nel consigliarci una sosta in una delle tante fattorie tessili, dove chi ci lavora mostra ai turisti come vengono colorate naturalmente le fibre di lana di alpaca. Ovviamente si possono poi acquistare capi e prodotti locali lavorati con queste tecniche antiche. Noi ci siamo fermati a Centro Textile Nawi Awapa ed è stato tutto molto interessante; una visita breve, ma piacevolissima.
Giorno 12: la serie di sveglie alle 4.30 della vacanza non è finita e questa è stata la giornata dedicata al trekking verso la Laguna Humantay. Due ore e mezza di pullmino sulle solite strade avventurose del Perù per raggiungere il punto di partenza del trekking. Abbiamo scelto di affidarci per questa e per l’escursione del giorno seguente all’agenzia Machu Picchu Reservation, che trovate anche online e che oltre ai prezzi competitivi, ci è sembrata molto flessibile ed efficiente nell’organizzazione. Il trekking prevede un percorso di 8 km, con un dislivello di 800 metri, che fidatevi si fa sentire fin dai primi passi! Lo spettacolo a fine percorso ripaga ogni sforzo. Il rientro in città è sempre in serata, considerando il traffico intenso in ingresso a Cusco.
Giorno 13: sì, anche il tredicesimo giorno la sveglia suona alle 4.30 per la chicca finale. La rainbow mountain, montana de sietes colores, o chiamatela come volete, ci attende…ma quale? Ebbene sì, a Cusco ci viene spiegato che la tanto pubblicizzata Vinicunca non è l’unica montagna colorata del Perù e che moltissime sono le cime caratterizzate da questi colori sgargianti, grazie ai minerali contenuti nel terreno. E non è finita: la nostra intenzione di visitare Vinicunca viene subito rimpiazzata. La montagna colorata più antica e dal significato più importante per i local non è questa. Ci parlano di Palcoyo, dove lo spettacolo è garantito senza il contorno di folla in coda per la classica foto e quindi …. cambiamo idea in extremis. Stessa formula del giorno precedente, organizzazione e spostamenti con pullmino da 12 persone, questa volta il tragitto è un po’ più breve, ma non meno tortuoso. Il trekking è piuttosto facile e si può affrontare con calma, senza problemi anche per chi non è perfettamente allenato. Pochi i visitatori, perchè Instagram e il web spingono su Vinicunca: meglio per noi! Una meraviglia della natura che chiude il nostro giro di escursioni.
Giorno 14: abbiamo dedicato questa giornata alla visita della città di Cusco, che non potevamo assolutamente saltare. Non soltanto il centro e la gigantesca piazza, ma i vicoli pieni di negozietti di artigianato locale, il mercato di San Blas per una pausa pranzo davvero tipica, le piazzette piene di bancarelle in un continuo saliscendi. Davvero una città viva e piena di angoli pittoreschi.
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Vorrei le date dei vostro viaggio
Ciao, noi non organizziamo viaggi di gruppo. Se ti riferisci al periodo, questo in Peru’ l’abbiamo fatto nell’agosto del 2022.