Una cittadina detta anche Capital do Northe, con riferimento alla sua posizione strategica a livello commerciale nel nord del Portogallo, Porto (o Oporto) è perfetta per un weekend, non necessariamente lungo. Una città a misura d’uomo, nelle cui strade è facile perdere la cognizione del tempo per la sua atmosfera un po’ retro’. Un weekend dal budget piuttosto contenuto se pensiamo al costo della vita a Porto, oltre all’ottimo volo Ryanair che abbiamo trovato da Orio al Serio a inizio febbraio. Anche per quanto riguarda gli alloggi e il cibo i prezzi sono super convenienti.
Il modo che più ci piace di girare le città è a piedi e a Porto tutto sembra “a portata di mano”: come al solito si finisce per camminare moltissimo, ma girarla è stato davvero piacevole. Dall’aeroporto al centro città c’è un ottimo collegamento con la metropolitana: con circa 3 euro il problema dello spostamento è risolto. Prendete la linea viola che vi condurrà fino allo snodo di Trindade, da lì potete proseguire per la vostra destinazione finale. Per l’alloggio vi consigliamo di scegliere un hotel centrale, ad esempio nella zona di Bolhão oppure nel quartiere di Ribeira.
La nostra esperienza: abbiamo scelto per il soggiorno il Grande Hotel do Porto. A dispetto del nome, che può far pensare a cifre astronomiche e lusso sfrenato, questo hotel super centrale offre delle sistemazioni per tutte le tasche, a partire da 50 euro a notte con prima colazione (complice anche il fatto che abbiamo soggiornato in bassa stagione!). L’hotel ha uno stile retrò molto curato nei dettagli e dalla pulizia impeccabile: le sale di lettura e l’ampia sala colazioni sono davvero molto belle. Alcune camere sono segnalate per aver ospitato in passato personaggi di rilievo della storia portoghese. Il tutto unito alla posizione strategica, cosa chiedere di meglio?
Il primo giorno abbiamo deciso di iniziare la giornata con la visita alla famosa Livraria Lello e Irmao, ormai grazie ad Harry Potter tormentone Instagram, dove scattare una foto senza centinaia di persone intorno è utopia pura. La speranza era quella di fare i primi della fila, magari evitando il caos e godersi un po’ l’atmosfera curiosando tra gli scaffali della libreria ottocentesca; speranza che si è spenta quando davanti a noi in fila è comparso il gruppo di scout di turno! Scherzi a parte, bellissima e molto interessanti alcune edizioni con rilegatura speciale dei grandi classici della letteratura, prezzi però un po’ gonfiati dalla popolarità della location.
Nei pressi della libreria si trova anche la Igresia do Carmo (chiesa del Carmelo), edificio barocco con la facciata rivestita di azulejos, meno gettonata di altre, ma secondo noi molto bella e la sua gemella, la Igresia dos Carmelitas. I due edifici sono separati dalla Casa Escondida, conosciuta anche come la casa più stretta del mondo (sarà vero?), destinata a dare riparo agli artisti che stavano lavorando alle chiese.
Il quartiere oggettivamente più interessante della città è quello di Ribeira, lungo il corso del fiume Duero, parte del Patrimonio Unesco. Da un lato edifici colorati e incastrati in perfetta armonia sono separati dal fiume soltanto da un lungo viale costellato di bancarelle, negozietti di artigianato e localini aperti da colazione a cena. L’altra sponda (quartiere di Vila Nova de Gaia), dalla quale la vista di Ribeira è davvero suggestiva, è invece una lunga sfilata di locali e sedi delle maggiori cantine di porto. Qui davanti sono ormeggiati i barcos rabelos, le storiche imbarcazioni per trasportare il vino tipico qui prodotto: alcune sono pezzi di antiquariato solo da ammirare, altre destinate a trasportare turisti. Non perdete una visita alle cantine dove viene prodotto il porto: avrete l’imbarazzo della scelta.
Se siete intenditori, non dobbiamo spiegarvi nulla; diversamente affidatevi al vostro sesto senso! Noi abbiamo scelto la cantina Taylor’s, dove la visita con audioguida era molto tranquilla e meno caotica di quelle classiche organizzate per gruppi; la degustazione poi si è svolta in un giardino interno alle cantine, davvero molto carino. I prezzi sono tutti allineati e un tour base comprensivo di degustazione costa dai 13 ai 16 euro al massimo.
Dopo aver costeggiato il quartiere Ribeira e rientrando verso il centro città la chiesa di San Francesco merita sicuramente una sosta. A dispetto della facciata piuttosto basica, l’opulenza interna vi lascerà a bocca aperta. Nettamente in contrasto con quello a cui siamo abituati in Italia con il termine “francescano”, ma una delle massime espressioni del barocco in città. Le due sponde del fiume sono collegate dal Ponte Dom Luis I, il ponte di ferro di ispirazione eiffelliana che, al momento un cui abbiamo visitato la città era in parziale ristrutturazione e manutenzione. Attraversabile a piedi sia nella sua parte inferiore, dove circolano le auto, che in quella superiore, dove la circolazione è riservata alla metro. Interessante per una bella vista panoramica, ma anche per un po’ di riposo dopo tanto camminare, il passaggio in funivia (Teleferico de Gaia) che conduce dalla zona delle cantine alla parte alta della città, sino al Mosterio da Serra do Pilar. Il costo di una corsa è di 6 euro per persona, una delle poche cose care di Porto, vista la durata del tragitto!
La Cattedrale di Porto, il più importante edificio religioso della città, ma a nostro avviso meno d’impatto rispetto ad altri, si trova nella parte più alta della città, nel quartiere di Batalha. L’aspetto esterno della chiesa, così come le mura che la circondano, sono quelle di una rocca fortificata. La vista sul Duero vale la passeggiata per raggiungerla, così come la visita del chiostro e gli immancabili azulejos decorativi.
Palacio da Bolsa è una delle tappe obbligatorie della città, con tanto di visita guidata. L’ingresso con guida costa 10 euro per persona; si possono prenotare i biglietti in anticipo a questo sito http://palaciodabolsa.byblueticket.pt/ oppure direttamente in loco. Lo stile neoclassico e il mix di stili presente nelle diverse sale sono il punto forte di questo edificio destinato ad essere la sede dell’Associazione Commercianti di Porto, nonchè, negli anni successivi la Bolsa do Comercio. La visita dura circa un’ora.
La Igresia dos Clerigos e l’omonima torre sono il simbolo della città: i 255 gradini per raggiungere la cima della torre sono piuttosto impegnativi. L’ingresso alla torre costa 12 euro, quello alla chiesa è invece gratuito. La torre offre la vista panoramica per eccellenza su tutta la città.
La stazione Sao Bento è certamente il luogo più frequentato e popolare della città, complici le numerose scene della storia del Portogallo raffigurate nei suoi immensi azulejos. Accedendo alla stazione infatti si viene catturati dalle grandi raffigurazioni tipiche su tutte le pareti della sala principale, facendo quasi scordare di controllare l’orario dei treni!
Se gli azulejos vi affascinano non potete non visitare la Igresia de Santo Ildefonso, in onore dell’Arcivescovo di Toledo con la sua scalinata di ingresso molto scenografica e la Capela das Almas (Cappella delle Anime) de Santa Catarina, che concentra l’attenzione di tutti i passanti nell’incrocio più trafficato di Rua da Santa Catarina. Questi due edifici, insieme alla stazione centrale, sono la massima espressione della tecnica decorativa tipica portoghese.
Nel tragitto, sempre sulla Rua da Santa Catarina, strada centrale dello shopping, fermatevi per una sosta al prestigioso Cafè Majestic, un pezzo di storia della città di Oporto. L’atmosfera d’altri tempi che si respira al suo interno e l’architettura in stile Art Nuveau del locale vi faranno fare un salto indietro nel tempo. Il conto vi sveglierà dal sogno purtroppo (un thè 5 euro, ma ne vale davvero la pena)!
A pochi passi dalla Capela das Almas, segnaliamo il Mercato di Bolhão, che dal 1839 è il centro per eccellenza per gli acquisti degli abitanti di Porto: purtroppo al momento in cui scriviamo e durante la nostra permanenza ,la sede del mercato è in fase di ristrutturazione. Un ottimo motivo per tornare a Porto!
Cosa mangiare:
- per un pranzo al sacco, da gustare in un parco cittadino o su una panchina vista Duero, consigliamo sicuramente le pastel de bacalhau, tipiche crocchette di patate e baccalà, uniti a formaggio di pecora e fritte a puntino. Noi abbiamo scelto la Casa Portuguesa de Pastel de Bacalhau, dove si può assistere anche alla preparazione di queste bontà! In alternativa ci sono numerose panetterie/boulangerie sparse per la città, che offrono diversi tipi di street food a prezzi onestissimi.
- l’immancabile pasteis de nata, per una merenda meritata, si trova davvero in ogni angolo della città ed è buona più o meno ovunque. Se poi il vostro hotel la propone anche a colazione, avete fatto bingo!
- per la cena consigliamo Brasao Aliados un ristorante / bistrot che ci è stato suggerito da gente del posto. Volevamo assaggiare qualche piatto tipico portoghese e pare che la francesinha servita qui sia una delle migliori della città. La francesinha è un piatto a base di pane in cassetta, farcito con prosciutto, carne e salsiccia, ricoperto di formaggio fuso, salsa e…un uovo fritto! In alternativa potete ordinare altri piatti tipici come la Pica pau, a base di carne e sottaceti, oppure il baccalà impanato. Vi consigliamo anche di prenotare in anticipo, perchè è molto gettonato!
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