La Mole Antonelliana, un numero di musei invidiabile da molte città europee e le antiche caffetterie del centro storico sono senza alcun dubbio i simboli del capoluogo piemontese, città a misura d’uomo che ben si presta ad una gita fuori porta nel weekend. Abbiamo scelto Torino per una domenica diversa dal solito, a spasso tra le sue vie del centro e i parchi, alternati ad edifici storici e musei.
Arrivati in auto, una buona zona per parcheggiare è quella limitrofa a Piazza Vittorio Veneto, dove nel weekend gli spazi blu sono gratuiti, ma c’è anche la possibilità di scegliere parcheggi a pagamento o coperti. Il nostro giro della città inizia dal Parco del Valentino, il parco più famoso della città che costeggia il Po e dove in primavera si può assistere ad una vera e propria esplosione di colori! La passeggiata prosegue salendo verso Piazza San Carlo, la seconda piazza pirincipale di Torino, dalla forma rettangolare e riconoscibile dal Caval ëd Bronz, il monumento bronzeo ad Emanuele Filiberto di Savoia collocatovi nel 1800. I bellissimi portici di questa piazza ospitano i negozi dei marchi più famosi e alcune caffetterie: segnaliamo il cortile di Palazzo Villa, il cosiddetto “Passage” tra Piazza San Carlo e Via Lagrange, da visitare assolutamente non solo per curiosare tra le vetrine del San Carlo Store, ma anche per ammirare le piante rampicanti e gli allestimenti floreali al suo interno. Si procede poi verso la prima delle 3 tre famose gallerie torinesi, Galleria San Federico costruita negli anni ’30, sede di un cinema storico e negozi: le vie d’accesso alla galleria sono tre.
Come dicevamo inizialmente Torino vanta un numero pazzesco di musei, palazzi d’epoca e luoghi di interesse storico, circa 50 nel complesso, basti pensare al Museo del Cinema allestito all’interno della Mole Antonelliana, ai Musei Reali, il museo del Risorgimento e, il più gettonato museo Egizio. Abbiamo scelto quest’ultimo e, nonostante il periodo di restrizioni in corso, abbiamo constatato un’ottima organizzazione su prenotazione, senza affollamenti. Il biglietto di ingresso costa 12 euro, salvo riduzioni e, al momento, la visita va prenotata per fasce di orario (sul sito https://museoegizio.it/), a differenza del periodo pre-covid in cui il biglietto poteva essere acquistato al momento in loco.
Tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto si trova invece la seconda delle tre storiche gallerie di Torino, la Galleria Subalpina, quella che più di tutte rende l’idea dello stile parigino ottocentesco in cui ci si immerge. Una libreria storica, una galleria d’arte e la famosa Caffetteria Baratti & Milano si trovano all’interno di questo spazio molto ampio e illuminato naturalmente dalla luce filtrante del sole.
Usciti dalla galleria ci si trova in Piazza Castello, la maggiore delle piazza Torinesi e ad occhio la più ampia, sede di Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja. Questo palazzo diventato patrimonio Unesco, oltre a far parte delle Residenze Sabaude, ospita il Museo d’arte moderna di Torino. Il nostro giro prosegue poi in direzione caffè Al Bicerìn, un’altra istituzione della città dal1763. Questa piccola caffetteria, che ha mantenuto per quanto possibile gli arredi originari, offre ai clienti la storica bevanda torinese a base di caffè, cioccolata e crema di latte da cui ha preso il nome, proprio il Bicerìn. Tappa obbligata se siete amanti del caffè e del cioccolato!
Per concludere l’elenco delle gallerie, passiamo poi da Galleria Umberto I, la maggiore per importanza commerciale alla fine del 1800, ma a nostro avviso la meno affascinante delle tre viste. All’uscita dalla galleria e procedendo verso il parco archeologico si sbuca davanti alla Porta Palatina, la maggiore e meglio conservata testimonianza storica dell’epoca romana di Torino. Essa dà accesso al parco archeologico, in cui nella maggior parte dei casi vi troverete in mezzo a qualche visita didattica guidata! Attraversato il parco e costeggiandolo verso sinistra si arriva quindi ad un altro punto di interesse della città, la Cattedrale di San Battista, o Duomo di Torino, che conserva la Sacra Sindone. Ripercorrendo il nostro ipotetico giro a piedi della città di circa 9 km ci stupiamo sempre più dell’enorme patrimonio artistico, culturale e storico di questa città!
La giornata si chiude con la nostra classica ricerca del punto migliore da cui ammirare il tramonto: la prima opzione, per chi è stanco di camminare, sarebbe quella di fermarsi sul lungo Po, prima di riprendere l’auto e godersi il calar del sole. Per chi invece volesse fare un ultimo “piccolo sforzo”, vale la pena di raggiungere il Monte dei Cappuccini, la collinetta sulla riva destra del Po, sede non soltanto della chiesa e convento di Santa Maria al Monte e del Museo Nazionale della Montagna, ma anche di una terrazza panoramica da cui ammirare tutta la città. Raggiungibile a piedi passando da Ponte Vittorio Emanuele I, oppure direttamente in auto, con il rischio però di non trovare parcheggio, visto il numero esiguo di spazi nella salita.
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