24 ore a disposizione nella capitale campana durante un viaggio di lavoro? Oppure uno scalo lungo di una giornata per chi non vuole perdere neanche un minuto? Certo, 24 ore sono troppo poche per questa città piena di sorprese, ma per sfruttare questo tempo in modo produttivo serve un itinerario, magari a piedi per potersi gestire in totale autonomia. Se la risposta alle prime domande è sì, questo articolo è quello che fa per voi.
La nostra giornata inizia partendo dalla Stazione Centrale in direzione Via Dei Tribunali (o Decumano Maggiore), una delle principali della città: la strada prende il nome dal suo sbocco a Castel Capuano, sede del Palazzo di Giustizia e taglia letteralmente la città. Perdetevi tra le viuzze e le botteghe, tra cibo e suppellettili e fermatevi alla Cattedrale di S. Maria Assunta, o Duomo di Napoli, che custodisce la cripta di S. Gennaro. La strada vi condurrà dritti dritti a S. Gregorio Armeno, celebre per le sue botteghe artigiane di presepi, davvero unici al mondo.
Inutile dirvi che i soggetti più insoliti, personaggi di attualità non solo, diventano statuette curatissime in ogni dettaglio, per impreziosire e personalizzare il vostro presepe o quello dei vostri cari. E ancora, palline e decorazioni di Natale 365 giorni all’anno; se siete fortunati la passeggiata potrebbe essere accompagnata da qualche spettacolo improvvisato di Pulcinella tra la folla. Per non perdere neanche un minuto, un cuoppo fritto da passeggio è quello che fa al caso nostro per una pausa pranzo tipica: verdure e pesce in pastella, fritti a puntino, serviti nel tradizionale cono di carta a prezzi abbordabilissimi, nonostante la zona super centrale in cui ci si trova. Volutamente dobbiamo tralasciare la Napoli Sotterranea, che meriterebbe una visita di almeno mezza giornata da sola; per ovvi motivi non viene inserita in questo itinerario.
Attraversate Spaccanapoli (Decumano Inferiore), che divide perfettamente i Quartieri Spagnoli dal quartiere meno turistico di Forcella: vista da S. Elmo questa strada appare proprio come una linea retta ben definita. Essa vi condurrà alla Cappella di S. Severo, dove è custodito il Cristo Velato: l’opera di Giuseppe Sanmartino del 1753 giace in mezzo alla navata ed a stento potrete credere che ciò che ricopre la scultura sia anch’esso marmo! Davvero impressionante. L’ingresso costa 8 euro e le code sono piuttosto scorrevoli. Usciti dalla Chiesa e per recupeare le energie della già lunga camminata, è il momento di un buon caffè e, per i più golosi, di una sfogliatella: a voi l’ardua scelta tra la storica frolla o la contemporanea riccia!
Proseguendo su Spaccanapoli si raggiunge la Chiesa del Gesù Nuovo ed il Monastero di Santa Chiara, due siti storico-religiosi di particolare bellezza. Le variopinte maioliche del chiostro sono un tesoro da scoprire nel bel mezzo del centro città.
Ma Napoli non è solo storia ed il percorso prosegue su Via Toledo, la via dello shopping, nonchè quella con la stazione della metropolitana tra le più fotogeniche (e fotografate) al mondo. Entrate in galleria Umberto I e fatevi condurre fino a Piazza del Plebiscito. Costeggiatela a sinistra e proseguite fino al lungomare Caracciolo per godervi l’ora del Tramonto; se siete stati bravi e rapidi anche Castel dell’Ovo è raggiungibile di lì a poco.
La giornata è stata fitta ed è ora di riavviarsi verso la base: la metro o un taxi che vi riavvicini al punto di partenza è un’ottima idea per tirare un po’ il fiato. Fermatevi per cena ad assaggiare la storica pizza di Michele (Antica Pizzeria da Michele dal 1870), senza farvi scoraggiare dalla coda per entrare. Solo marinara e margherita dice il cartello all’interno: una pizza semplice, autentica e senza fronzoli. Una delle più buone mai assaggiate; anche Julia Roberts in “Mangia, vivi, ama” assaggia la specialità cittadina in questo locale. Tavoli spartani e servizio super rapido per accontentare la lunga fila; il conto poi, mette d’accordo tutti, provare per credere!
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