Con il suo carattere gotico e nel suo aspetto decadente Lisbona è certamente una di quelle capitali che mi ha sorpreso di più e che ha oltrepassato le mie aspettative. La prima cosa che ho apprezzato è stata la sua doppia faccia: da un lato una città di porto e di mare, con un lungomare sfruttato al meglio, dalle strutture per fare jogging ai musei, e dall’altro una città ricca di vicoletti, strade e angoli di interesse artistico e storico. Il tutto naturalmente affiancato da strutture vecchie e fatiscenti, spesso abbandonate.
Ho apprezzato molto anche i tanti spazi verdi che la città offre, indistintamente nelle zone centrali e non. Insomma un mix che difficilmente non incontrerà i gusti dei turisti. Il clima mite vi permetterà di visitarla piacevolmente in tutte le stagioni, meglio se in autunno o primavera a mio avviso. La rete di trasporti molto pratica: la metro, seppure con corse non molto frequenti e con le carrozze sempre stracolme, dal centro si irradia in tutte le zone e serve addirittura l’aeroporto (una corsa solo 1,50€), filobus o treni a costi contenuti, per finire con i famosi tram (non solo il 28!) vi aiuteranno anche nei saliscendi più impervi. Il mio consiglio è di dividere la visita della città in zone e sfruttare i mezzi solo per lo stretto necessario e per i lunghi spostamenti, riservandovi il piacere delle passeggiate a piedi nelle zone centrali, inesplorabili diversamente.

Il mio primo giorno è stato dedicato alla zona di Belèm, dove una volta scesi dal bus E15 con partenza da Cais do Sodrè dovrete percorrere il lungofiume/mare fino alla Torre de Belèm, che delimita idealmente il punto di fine del fiume Tago e l’inizio dell’oceano atlantico. Una foto al Monumento alle scoperte (Padrao dos Escobrimentos), la granitica caravella pronta a salpare, è obbligatoria, ammirando sullo sfondo il ponte sospeso del 25 de Abril (il Golden Gate d’Europa) e il Cristo Rei dall’altra parte della sponda.
Il museo MAAT di recente construzione vi impressionerà più per il suo involucro di piastrelle bianche tridimensionali e la forma accattivante affacciata sul Tago, che per il suo “contentuo” di arte e tecnologia contemporanea.

MAAT museum

Padrao dos Escobrimentos

Torre de Belèm

Una pausa nel parco di Belèm o un pranzo veloce in uno dei localini che costeggiano il fiume, per poi concedervi il dessert alla famosa confiteria Pasteis de Belèm: è qui che assaggerete le pasteis de nata più celebri (e buone!) di tutto il Portogallo. Non chiedete un caffè al banco perchè non vi sarà servito; diversamente accomodatevi in uno dei pochi tavolini. La tappa successiva della zona è il Monastero de Jeronimos, patrimonio dell’Unesco ed espressione pura dello stile manuelino, dove giacciono le spoglie del poeta nazionale Pessoa e di Vasco Da Gama. Ricordate che la domenica si entra gratis, ma è molto affollato, quindi vale la pena spendere 10 euro per visitarlo con meno calca. Di ritorno a Cais Do Sodrè, dopo una giornata decisamente piena, fermatevi a mangiare un piatto tipico, tra i tantissimi disponibili, al Mercado de Ribeira, Time Out market, un concentrato di cucina tipica portoghese dove potrete dare sfogo alla vostra curiosità culinaria e sperimentare!

Monastero de Jeronimos

Mercado de Ribeira

Il giorno seguente partiamo da Alfama, che raggiungiamo prendendo il famoso Electrico 28 (il tram 28 al costo di 3€ a corsa) da Piazza Martim Moniz: attenzione all’orario di arrivo, meglio partire molto presto al mattino. Il tram 28 può essere preso anche altrove, ma se ci salite in questa piazza sfrutterete appieno il giro panoramico di tutta la città e soprattutto starete seduti, quindi il mio consiglio è, tanto per cambiare, di sacrificare qualche ora di sonno! Il quartiere di Alfama è molto suggestivo, sia per il Miradouro Santa Luzia, la terrazza panoramica sul Tago, che offre scorci unici per le foto ricordo, sia per la presenza del Castello di Sao Jorge e della Cattedrale di Sant’Antonio. Questo quartiere vi permetterà di vedere all’opera numerosi artisti di strada, inclusi i cantanti di Fado. Graça è il quartiere adiacente ad Alfama e anche da qui la vista su tutta la città è notevole: nel monastero di Sao Vincente da Fora potrete ammirare i tradizionali Azulejos portoghesi, le celebri ceramiche decorate appunto nelle tonalità dell’azzurro e presenti praticamente ovunque. In questa zona il sabato si svolge anche un mercatino vintage caratteristico, qualora foste degli appassionati del genere. Se gli Azulejos vi sono piaciuti tanto e avete del tempo vi consiglio di spostarvi a soli 3km da Graça per visitare il Museo Nazionale degli Azulejos, raggiungibile dal centro con il bus 759 e 794. Diversamente potete proseguire a piedi verso il centro città di Baixa.
Le zone centrali di Baixa e Bairro Alto/Chiado meritano di essere girate a piedi per godere appieno di tutto quello che hanno da offrire in ogni angolo. Percorrete la Rua Augusta, partendo da Praça do Comercio e attraversando l’Arco Trionfale, stando sempre attenti alla folla e ai borseggiatori molto attivi, perdetevi tra le vetrine e prendete l’Elevador de Santa Justa in tempo per evitare la coda: l’unico elevador verticale della città vi porterà in vetta per una vista a 360 gradi di Lisbona. Se la coda è già lunga e non avete voglia di aspettare, potrete godere dello stesso identico panorama dal Largo do Carmo, che raggiungeremo in serata.
Passeggiate fino a Praça Dom Pedro IV e fermatevi per la merenda alla famosa Confeitaria Nacional per un caffè e un dolce, nella sala ottocentesca degli stucchi, oppure costeggiate la piazza fino a Largo de Sao Domingos e fate un assaggio della famosa ginjinha, il liquore alla ciliegia nazionale, nel minuscolo locale storico dove dicono che sia nata. Troverete numerosi locali monotematici per la ginjha, ma questo è quello autentico, da non perdere. Da qui spingetevi sulla Rua Das Portas De S. Antao per pochi metri verso nord e cercate la Casa Do Alentejo: non è un luogo molto pubblicizzato, ma questo ristorante, sede della comunità culturale omonima, dispone di un cortile in stile moresco e arabeggiante che vale la pena di essere visto. Non siate timidi ed entrate nel portone anonimo, salite le scale e vi si aprirà alla vista un cortiletto fiabesco; salite ancora e ammirate da fuori le sale di azulejos molto scenografiche. Non abbiamo mangiato qui, perchè onestamente la zona è la classica piena di trappole per turisti, ma se siete curiosi è davvero un luogo particolare da vedere.
 

 

Casa do Alentejo

Locale storico della Ginjinha

La chicca finale del nostro weekend, che volge al termine è certamente il Convento do Carmo, conosciuto come il convento senza tetto. Sopravvissuto al terremoto del 1755, per raggiungerlo potete scegliere di faticare un po’ camminando in salita, oppure prendere la spettacolare Elevador Da Bica, dove la funicolare si arrampica letteralmente in una viuzza stretta e angusta. Personalmente ho preferito percorrere la Rua da Bica a piedi, ammirando gli spostamenti dei convogli come fossero modellini, davvero suggestivi!
Una volta fuori dal convento oltre a godere del panorama dal Miradouro de Sao Pedro, avrete l’imbarazzo della scelta di locali in cui chiudere la vostra giornata, dall’aperitivo alla cena, sulla Rua Atalaja.
 

Elevador da Bica

Convento do Carmo

COSA METTERE IN VALIGIA: scarpe comodissime e….con la suola in gomma! Non è uno scherzo, ma la pavimentazione liscia e particolare delle vie del centro e dei marciapiedi della città non va affatto sottovalutata. Ho visto più persone scivolare in un weekend a Lisbona, che durante tutte le partite di basket che ho giocato!!!

I NOSTRI CONSIGLI: sperimentate il cibo locale, lo abbiamo già detto nell’articolo e lo ripetiamo, ne vale la pena! Consigliamo Da Prata 52, che offre petiscos/tapas ottimi e a prezzi onesti. Queste piccole porzioni da dividere vi daranno la possibilità di testare la gran parte dei piatti locali, tutti nella stessa cena. In qualsiasi ristorante o locale il pane, i crostini e grissini sono a pagamento, quindi attenzione! Tenete sempre nella tasca anteriore il portafogli ed il telefono, mai in quella posteriore. I borseggiatori sono numerosi soprattutto nelle vie più affollate.

Praça do Comercio

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