Difficilmente mi pongo domande su quanto photoshop venga usato nelle foto dei social, ma quando ho visto pubblicate fotografie di un mare turchese che abbagliavano anche dal telefonino, mi sono messo in testa di verificare se dei colori simili potessero esistere veramente o se erano frutto del post produzione.
Raggiungibili agevolmente da tutta la east coast americana, queste isole sono la meta prediletta degli americani di Florida e Texas e mi sono bastate poche ore per capire il perchè. Il volo che avevo trovato ai tempi partiva addirittura da Toronto, con la compagnia Westjet, che mi ha scaricato direttamente a Providenciales a metà agosto (bassa stagione per queste località) nel bel mezzo di un acquazzone appunto!
Raggiungo con un taxi (in certe località non esiste l’alternativa economica agli spostamenti purtroppo!) il mio hotel, di fascia media, ma scelto soprattutto per la posizione: solo attraversando una strada c’era Grace Bay, la spiaggia più pubblicizzata dalle classifiche best beaches.
La scelta dell’alloggio vi vincolerà molto nella vostra permanenza: l’isola offre ville e resort di lusso, ma anche appartamenti e hotel più alla buona, ma quel che vi consiglio è di puntare tutto sulla posizione. Mi spiego, esistono diverse spiagge bellissime, per cui vale la pena girare le isole e fare qualche escursione. Personalmente ho scelto Grace Bay e dopo qualche gitarella avevo deciso che quella era la spiaggia che più mi piaceva e dove ho trascorso gli ultimi giorni del mio soggiorno senza alzarmi dal lettino. I colori visti nelle foto da casa, dal vivo sono ancora meglio, la sabbia è completamente bianca e si attaccherà ai vostri piedi come farina. Farete il bagno circondati da gigantesche stelle marine e razze che di tanto in tanto si avvicinano alla riva; per non parlare del colore dei pesci che vi circonderanno appena entrerete nell’acqua. Per gli amanti delle immersioni non ci sarà un minuto da perdere.
Grace Bay
La vita a Provo
L’isola non è servitissima, i taxi sono pochi e non si distinguono dalle auto dei locali. Potete però affittare una macchina, anche solo per una parte del vostro soggiorno, a dei prezzi ragionevoli dalle compagnie locali (io avevo scelto la Caicos Wheels).
Ricordatevi comunque che siete in vacanza ai Caraibi e quindi sarebbe ipocrita dire che un soggiorno del genere sia economico: potete però contenere i costi con questi piccoli accorgimenti.
Il centro città è un piccolo agglomerato di negozi di lusso e non, ristoranti, tutti carissimi e con orari di apertura strambi. Forse in alta stagione sono un po’ più elastici, ma in agosto, la chiusura dei negozi era intorno alle 18.
Certo è che tutto ciò che ruota intorno a Grace Bay è carissimo, i ristoranti inavvicinabili anche per un semplice hamburger.
Il supermercato su Grace Bay, che comunque ci ha salvato la vita, ha prezzi astronomici, un pacchetto di patatine 5 dollari…
Se però ci si allontana dal punto di interesse si possono trovare botteghe e minimarket locali, dove i prezzi sono un po’ più bassi ed allo stesso tempo ristorantini frequentati da locali, dove potrete mangiare del pesce fresco a prezzi buoni. Per quanto mi riguarda sia MR. Grouper che da Conch Shack offrivano ampia scelta senza spendere molto.
Per esperienza posso dirvi di puntare su un hotel o una sistemazione dove sia inclusa la colazione, che solitamente è molto varia, abbondante e vi permetterà di risparmiare sul vitto della vacanza. Nel nostro caso, era possibile anche prendere della frutta da consumare a pranzo in spiaggia, cosa che normalmente sono abituato a fare anche nelle località di mare qui in Italia. Se poi potete permettervi un all inclusive buon per voi: se siete famiglie o avete esigenze particolari, certamente risulterà una scelta conveniente.
Le specialità locali
Ovviamente il pesce: la cernia e il mahi mahi (un pesce tropicale di cui ignoravo l’esistenza) sono i piatti forti, proposti fritti, in umido e quanto ce n’è. Il cavallo di battaglia delle isole è però la conch, ovvero il mollusco contenuto in quelle grosse conchiglie dove di solito “ascoltiamo il mare” da bambini. Viene servito crudo o cotto, in insalata con latte di cocco oppure fritto in deliziose polpettine, insomma è buonissimo sempre!
Se fate un’escursione in barca sicuramente assisterete alla preparazione dell’insalata di conch da parte dei locali proprio sulla spiaggia.
Esiste un’escursione delle isole in cui vi condurranno alla fattoria delle conch, per vedere come nascono e come vengono allevate.
Le famose Conch
Chalk Sound
Oltre Grace Bay
Provindenciales ha molte altre spiagge, ma quelle che secondo me meritano una visita sono sicuramente Sapodilla Bay, dove si affacciano lussuose ville e dove troverete l’attrezzatura necessaria per molte attività acquatiche e Taylor Bay.
Quest’ultima è fortemente influenzata dall’andamento delle maree ed è molto particolare se vista quando la bassa marea crea uno specchio d’acqua, in cui potrete camminare per metri senza che l’acqua superi mai le vostre caviglie.
Il fondale è completamente bianco, la sabbia è talco e la temperature dell’acqua gradevolissime. Vi potrete stendere a riposare sotto gli alberi che contornano questa baia, nel completo silenzio e nella tranquillità di una spiaggia molto selvaggia e senza nessun tipo di stabilimento nè attrezzatura.
Prima di tornare verso Grace Bay fermatevi dalla parte opposta di Sapodilla e fate qualche foto a Chalk Sound, una laguna dal color turchese che fa parte dell’omonimo parco nazionale. Intorno a questa laguna non ho trovato spiagge balneabili ed il fondale non mi pareva adatto ad una nuotata, a maggior ragione se a breve distanza avevo a disposizione una spiaggia come Sapodilla!
Sapodilla Bay
Cosa mettere in valigia: crema solare e havaianas a parte, direi che il costume è l’unico must have di questa vacanza. Per gli amanti dello snorkeling una bella maschera è d’obbligo!
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